Subito dopo aver finito Annihilation, senza esitazione ho preso in mano il secondo libro della trilogia di VanderMeer - non tanto perché l'avevo inserito nei miei propositi del mese, ma perché non vedevo l'ora di scoprire che altro l'autore avesse in mente. Intendiamoci, non sto dicendo che speravo facesse chiarezza, ma che piuttosto volevo vedere come la già nota follia si sarebbe espansa.

Titolo: Authority
Autorə: Jeff VanderMeer
Casa Editrice: Farrar, Straus and Giroux
Data di pubblicazione: 4 May 2014
Genere: Romanzo di fantascienza
Autoconclusivo o parte di una serie: Secondo libro della Southern Reach Trilogy
Sinossi: John "Control" Rodriguez è stato appena nominato direttore della Southern Reach, l'agenzia governativa a capo di tutte le operazioni che riguardano l'Area X. Ha ricevuto tale incarico dopo la scomparsa della sua predecessora - che scopriamo essere nientemeno che la psicologa già incontrata in Annihilation - e l'atmosfera che lo accoglie al suo nuovo lavoro è a dir poco inquietante: la sede è pervasa da un sentore di marcio, la sua assistente sembra risentita nei suoi confronti e si comporta come se la precedente direttrice dovesse tornare da un momento all'altro, per non parlare del fatto di ricevere costanti ordini da un impersonale supervisore noto solo come "la Voce".
Fra le varie fonti ed indizi da cui il protagonista dovrebbe estrarre un senso - che includono una pianta all'apparenza immortale con le radici avvinte attorno al cadavere di un topo, una serie di graffiti cui sembra impossibile attribuire un senso, ed i filmati dei primi tentativi di studiare l'Area X ed il suo confine - Control si trova a dover interrogare anche le superstiti della precedente spedizione. Se infatti la psicologa è scomparsa, dall'area sono invece apparentemente riemerse le altre tre componenti della squadra, che però esibiscono comportamenti erratici e non sembrano fornire contributi utili. A seguito di un malinteso, l'antropologa e la topografa vengono allontanate; Control ha invece modo di colloquiare con la biologa, che però insiste di non essere la stessa persona che era stata inviata nell'Area X, e che preferisce essere chiamata Ghost Bird ("Uccello Fantasma").
Con il proseguire dell'indagine, il mistero pare solo infittirsi. Gli eventi hanno una volta drammatica quando l'influenza dell'Area X inizia a mostrarsi anche al di fuori del suo già noto confine, intaccando nientemeno che gli uffici della Southern Reach.
Analisi: Laddove Annihilation era stato inquadrato come un diretto resoconto dell'esperienza della biologa, Authority è invece scritto in terza persona, adottando la prospettiva di Control. La narrazione è strutturalmente simile a quella del primo libro nell'avere una trama principale sostanzialmente lineare, in cui però si inseriscono una serie di flashback. La prosa è intessuta di termini dal significato fortemente simbolico, che evocano temi del romanzo che vanno al di là del loro senso immediato: numerosi riferimenti lessicali ad esempio ruotano attorno ai concetti contrapposti di purezza e marcescenza, suggerendo un significato che solo in seguito si rivelerà più esplicitamente.
Il romanzo espande le tematiche principali già viste in Annihilation, questa volta esplorate in un diverso contesto. Se infatti il primo libro ci faceva mettere in questione i nostri concetti di razionalità e di identità seguendo la prospettiva di una protagonista del tutto immersa in un panorama sconcertante, qui ci spostiamo in un territorio che dovrebbe presentarsi come comprensibile e sotto controllo, ma che sta a sua volta scivolando nell'assurdo. Il fatto che il soprannome del protagonista sia "Control" si rivela decisamente ironico quando questi scopre
Parlando appunto della natura: la sua rappresentazione come al tempo stesso terribile ed innocente è ancora più rimarchevole in questo secondo libro; per quanto i fenomeni dell'Area X si rivelino sempre più minacciosi e sconcertanti, i personaggi stessi non possono astenersi dal descrivere il luogo come puro e incontaminato, immacolato in confronto alla strisciante decadenza che affligge il loro tentativo di soggiogarlo al proprio potere ed alla propria comprensione.
In conclusione, è lo stesso titolo di Authority a incapsulare l'ambiguo inganno esplorato dal romanzo: da un lato, infatti, assistiamo al tentativo di una letterale autorità umana di imporre il suo dominio sull'Area X; dall'altro dobbiamo realizzare come la natura - splendida, terribile, vendicatrice e innocente - abbia in realtà il potere sui nostri destini e sul nostro patetico sforzo di razionalizzare l'insondabile.
Conclusioni & Consigli: Authority è un più che degno seguito di Annihilation, magari meno shockante per chi legge, dato che ormai abbiamo familiarizzato con stile e temi ricorrenti, ma nondimeno notevole per le stesse ragioni del primo libro. Se avete apprezzato Annihilation, dovete decisamente leggere anche questo secondo volume. Se invece non avete iniziato la trilogia, beh, non è troppo tardi per rimediare.
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