Terza e ultima parte della serie della Southern Reach, Acceptance si trova nella difficile posizione di concludere una narrazione che, per sua natura, si caratterizza come sfuggente e sconcertante. Ancora una volta, ho letto quest'opera senza illudermi di avere risposte, ma nella disposizione d'animo di apprezzare tutti i suoi impossibili enigmi.

Titolo: Acceptance
Autorə: Jeff VanderMeer
Casa Editrice: Farrar, Straus and Giroux
Data di pubblicazione: 2 settembre 2014
Genere: Romanzo di fantascienza
Autoconclusivo o parte di una serie: Terzo libro della Southern Reach Trilogy
Sinossi: Acceptance si muove a balzi fra differenti linee temporali, prospettive, archi narrativi.
Una delle trame riprende da dove Authority ci aveva lasciatз - con Control e Ghost Bird che si avventurano ancora una volta nell'Area X, proseguendo la loro indagine e scoprendo, fra le altre cose, il destino finale
Al tempo stesso, narrazioni parallele ci portano indietro nel tempo, mostrandoci a sprazzi l'origine e lo sviluppo dell'Area X. In tal modo, facciamo conoscenza più da vicino con Saul Evans, il guardiano del faro già apparso in Annhilationvissuto nell'area all'epoca degli originari eventi, che di seguito
Incontriamo anche la psicologa da giovane, scoprendo così delle sue passate (e segrete) esplorazioni nell'Area X e comprendendo le motivazioni che infine la porteranno ad unirsi all'ultima missione pur essendo consapevole del suo probabile esito infausto.
Analisi: Acceptance è narrato la punti di vista diversi, alternando a seconda dei casi prima, seconda e terza persona. La struttura è molto più fratturata che nei romanzi precedenti; se possiamo più o meno individuare una trama "principale" in quella che porta ad un nuovo sviluppo dell'indagine che abbiamo seguito sino a questo punto, altrettanto importanti in realtà sono anche le vicende passate, che finiscono per mostrarci angolature diverse dello stesso scenario.
Come atteso, il romanzo non offre una soluzione completa al mistero attorno a cui ruota l'intera serie. Fornisce, tuttavia, qualche risposta almeno ad alcune domande più specifiche, oltre a rivelare segreti aggiuntivi dei suoi personaggi. La struttura del libro, costruito come un meccanismo composito, che induce a chiedersi come le sue componenti siano collegate sino a che queste non finiscono per fare "click", enfatizza appunto l'impressione di essere sul punto di capire, di avere quasi alla portata un'illuminazione più esaustiva - se non che alla fine la verità ci sfugge di mano ancora una volta, o forse magari non è proprio mai esistita.
Tematicamente coerente con gli altri due libri della trilogia, Acceptance porta il concetto di perdita di sé al suo estremo e logico sviluppo, lasciandoci inoltre con una prospettiva disturbante sul possibile destino dell'umanità come la conosciamo. Ancora più che una conclusione narrativa della trilogia cui appartiene, Acceptance ne rappresenta, per mancanza di termini migliori, la culminazione poetica - e questo come effetto tanto del suo stile che del suo contenuto. Il primo libro, infatti, ci aveva mostrato l'Area X dall'interno, attraverso gli occhi di una persona profondamente coinvolta; il secondo, invece, aveva spostato il focus all'esterno, concentrandosi sulla struttura di una letterale autorità (destinata manco a dirlo al fallimento). Ora, in Acceptance tali distinzioni si vanno a perdere, spazio e tempo non seguono più l'ordine atteso, in tutti i modi abbiamo l'impressione che i confini dell'Area X - e della logica abituale - siano irrimediabilmente perduti.
Conclusioni & Consigli: Se vi sono piaciuti Annihilation e Authority per via della peculiarità dei loro temi e della prosa, non subito che amerete altrettanto anche Acceptance . Se invece avete letto fino a qui sperando di trovare una soluzione soddisfacente a tutti i vostri dubbi... beh, mi dispiace darvi una brutta notizia, ma non è che non vi avessi avvertitз già prima.
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