Ok, mi aspettavo una lettura intensa, ma davvero fino a questo punto? Un libro spettacolare e doloroso - che fa male e nel farlo fa bene.

Titolo: Detransition, Baby
Autorə: Torrey Peters
Prima Edizione: One World
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2021
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 337
Autoconclusivo o parte di una serie: Autoconclusivo
Sinossi: Il romanzo narra la vicenda di Reese, una donna trans che lavora come PR ed era un tempo in una relazione con Amy; di Amy stessa, che ora ha fatto una detransizione e sta nuovamente vivendo con un'identità maschile ed adoperando il nome di Ames; e di Kathrina, una donna cisgender birazziale che è capoufficio ed amante di Ames. Quando, alla faccia di ogni probabilità, Kathrina scopre di essere incinta di Ames, che credeva ormai di essere sterile, quest'ultimo si trova ad interrogarsi sul suo potenziale ruolo di padre, e per tutta reazione rivela all'improvviso ad una sconcertata Kathrina di aver vissuto per anni come donna trans. Seguono dissesti emotivi per tutte le persone coinvolte, a maggior ragione quando Ames suggerisce di coinvolgere in tale prospettiva familiare anche Reese, che aveva un forte desiderio di maternità e che in qualche modo gli avrebbe permesso di mantenere un legame con la sua identità queer.
Analisi: Detransition, Baby è scritto in terza persona, seguendo alternativamente i punti di vista delle principali figure coinvolte, esponendone senza pietà i pensieri più intimi nella loro forma più cruda e sincera; il romanzo segue un ordine diacronico che aggiunge via via ulteriori livelli di complessità emotiva alla storia, rivelando gradualmente nuovi risvolti di una situazione estremamente umana ed estremamente disastrata.
E' un romanzo potente, inteso, volutamente disturbante. Tratta di una quantità di tematiche che sono comprensibilmente sensibili per la comunità queer - e che potrebbero essere semplicemente sconcertanti per chi lo leggesse senza preparazione. Tanto per cominciare, affronta in maniera sentita e sfumata l'argomento della destrasizione; non nasconde che il percorso verso l'affermazione della propria identità di genere non deve essere per forza lineare, ma al tempo stesso non ci permette mai di dimenticare il peso che i pregiudizi ed anche l'esplicita violenza possono avere nella scelta personale di quale possa essere per ciascuna persona la forma di vita più tollerabile. Quando Reese ed Amy reagiscono molto diversamente alle prove cui la vite le sottopone, ciò è meno indicativo della veracità della loro identità, e assai più emblematico dei molti percorsi su cui la mente umana può arrancare per sopravvivere.
Più in generale, Detransition, Baby racconta una vicenda molto emotiva e personale senza mai nasconderne alcun lato sgradevole. offrendo anzi un ritratto assai onesto di persona comprensibilmente ma profondamente piene di difetti. E' implicito l'invito dell'autrice a simpatizzare con le sue protagoniste e a non scagliarsi in giudizi trenchant, ma al tempo stesso non si sforza di vendere a tutti i costi il suo messaggio; in nessun momento cerca di dimostrare che le persone che descrive meritino amore, compassione, o anche la loro tanto agognata, ma confusamente ricercata, vita familiare - al contrario, indulge regolarmente nell'esplorazione dei lati più oscuri delle loro menti, rivelando squallori segreti e scelte ovviamente disfunzionali ed autosabotatorie.
A chi legge con sufficiente consapevolezza, una simile onestà brutale può ben suscitare più empatia di un ritratto elegiaco - perché dovrebbe essere scontato ma non lo è che le persone trans meritano comprensione e rispetto in quanto persone, non solo nella misura in cui possano dimostrare di essere abbastanza virtuose, abbastanza presentabili, abbastanza patetiche. E quanto ai problematici tentativi di assemblare una famiglia dai cocci delle loro esistenze? Beh, non è che le famiglie tradizionali siano per forza salubri ed equilibrate, no?
Conclusione: Detransition, Baby è il tipo di libro che raccomanderei tantissimo ad alcune specifiche persone - che conoscono già abbastanza bene la realtà di cui si parla, e che non sono intrinsecamente disturbate dai temi toccati - e non davvero invece ad un pubblico generalista. Perché davvero, sarebbe un peccato se qualche persona leggesse questo romanzo tanto ispirato, e come unico messaggio si portasse a casa che le persone trans non sono esenti da pensieri e azioni problematiche. Sarebbe un peccato davvero. Questo, insomma, non è un libro per educare le masse, è un libro per persone iniziate. Per quel che mi riguarda l'ho adorato.
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